martedì 16 marzo 2010

Reset

..come il tasto dei pc che sono stati rubati settimana scorsa. I computer che i bibliotecari devono usare per svolgere il loro lavoro. Contrariamente a quanto pensato in qualche incomprensione passata, questo blog, nella sua visibilità su web, offre spazio a chiunque sia legato alla biblioteca non solo a chi ha da esporre lamentele in quanto utente. Risulta dunque che da una settimana non è possibile svolgere le normali funzioni di questo servizio pubblico e come spesso accade a livello nazionale sono poche le persone che si interessano dei problemi. Si chiede semplicemente al comune di Milano una finestra di dialogo con cui concertare per provvedere per dei computer che sostituiscano quelli sottratti di recente, onde poter continuare la normale attività di un servizio pubblico, lo ribadiamo. Oltre alle interrogazioni poste dal consigliere Alessandro Rizzo (a cui sarebbe gradito si associassero anche altri, senza distinguo politico) si cercherà maggiore visibilità ed ascolto magari tramite un articolo su quotidiani locali per poter smuovere una situazione che ancora non vede un minimo di mobilitazione ad ormai troppo tempo dal furto subito.
Grazie per la lettura

giovedì 30 luglio 2009

Aria condizionata si... no.. forse

..fatto sta che le sale studio offrono un certo disagio in termini di temperatura. L'impianto di aria condizionata richiede manutenzione e si dice sono stati fatti solleciti per la loro esecuzione. Al momento ci sono unità parzialmente in funzione: all'ingresso un'unità funziona, quelle disposte nelle sale studio no. Auspichiamo che per il mese di agosto in cui la biblioteca rimane aperta, l'impianto possa fornire minime condizioni di benessere a quegli utenti che la frequenteranno.

Wireless

A seguito di efficaci interventi in sede "politica" dovrebbe essere attivato a breve il servizio di collegamento wireless alla rete internet dai locali della biblioteca. ;)

Domandare è lecito..

..rispondere è cortesia. E' passato molto tempo da un curioso diverbio avvenuto per semplici domande poste con gentilezza e a cui sono state fornite risposte rivolte più a stigmatizzare l'interlocutore che altro. Allora questo blog e chi lo "scrive" non è costituito da una testa sola, ma da diverse persone alcune delle quali che attivamente si propongono di rendere un servizio pubblico semplicemente migliore. Ciò che si fa non è contro qualcuno, il personale o chi per esso. Anzi ci sono impiegati del personale che dimostrano cordialità nel rapporto con gli utenti quindi non si vede perchè doverli attaccare. E' un insieme di azioni PRO utenti punto e basta. Certo è disdicevole quanto sorprendente il modo di prendere di mira chi ha aperto questo blog, accusandolo di "nascondersi dietro una penna" o qualcosa di simile. Dato che si sa chi sono, non vedo chi si debba nascondere. Rispedisco al mittente qualunque accusa, di persona ho già detto come la penso, qui lo ribadisco: rivesto la figura di chi si fa carico dei problemi di una piccola collettività, che spesso, come accade in tanti, troppi contesti, è molto brava ad esporre i problemi, decisamente meno poi a prendere l'iniziativa. In sostanza ci finisce in mezzo chi con metodi apertamente diplomatici e cortesi cerca di rendere noti certi problemi e poi esporre i percorsi che portano alle loro soluzioni. Dopo una piacevole chiacchierata con qualcuno del personale, ho concluso che rimango nella scelta di esporre problemi e l'evolversi degli stessi, ma se gli utenti stessi hanno problemi e / o lamentele, si possono rivolgere direttamente al personale delle biblioteche, evitando di pararsi il didietro e mandando avanti il "fesso" che si prende la briga di porre semplicemente all'attenzione le svariate problematiche che emergono. Questo blog poi può funzionare come valvola di sfogo (senza insulti o affermazioni facili e anonime) e come bacheca per dire la propria, quindi rimane in piedi. Certo ho rivisto la mia posizione, perchè quanto scritto fino ad ora, non è il pensiero strettamente personale dello scrivente, ma di quelle persone che vogliono dire la loro e che prendono coraggio, manco dovessero affrontare chissà quale Cerbero.
Questa non è una guerra, se qualcuno la vuole mettere in rissa che si avvalga di questioni precise per accusare o la smetta di comportarsi in modo patetico con chi NON ha intenzioni bellicose e in modo facile se la prende con chi si fa portavoce dei problemi. Se qualcuno la vuole mettere in rissa se la prenda con chi di dovere, magari con utenti che blaterano e basta e considerano la biblioteca come un'osteria o un parco giochi. Ecco magari prendersela con loro avrebbe un senso, con me no.
Ci sono degli evidenti problemi nella struttura, alcun responsabilità si conoscono altre no, però un servizio deve funzionare in modo ottimale, invece di sfavorirne l'utilizzazione.

sabato 7 febbraio 2009

Tecnologia & affini

In funzione di evidenti vantaggi dati dal progresso tecnologico sarebbe interessante dotare tutto il territorio circoscrizionale e comunale di un servizio di collegamento wireless. La proposta era già inserita come emendamento alla Relazione previsionale di Bilancio 2007/2009, a firma del consigliere Davide Corritore, mentre si erano disposti fondi in bilancio, lo scorso anno, su proposta delle opposizioni, per l'appalto della gestione della rete e dell'attivazione degli hotspot a società competenti in materia, come Metroweb. La proposta non ha avuto completamento nella sua attuazione, essendoci alcune limitate zone pubbliche coperte da wireless, come il Parco Sempione, fortemente insufficienti per la dimensione della città. Nella mozione che potete leggere viene chiesto anche un confronto con le zone limitrofe, al fine di avviare un'estensione più metropolitana e organica del progetto. Venezia come Comune ha fatto proprio questo progetto e l'ha reso attuativo nel giro di poche settimane, approvandolo come delibera e determina. Ora tutta la Laguna è coperta dal servizio. Dunque perché a Milano una proposta semplice da attuarsi debba essere lenta nell'effettuarsi non è chiaro (vedi l'esempio del progetto "bike sharing", oggi presente ma solo nell'ambito dei Bastioni, tralasciando le periferie, a differenza di Parigi).
Buona navigazione.. per ora nella pioggia.

Basta pioggia!

..anche dentro la biblioteca, non solo fuori!
Da tempo ormai c'è un evidente problema strutturale sia nelle sale studio che nei pressi del banco prestiti, dove i pannelli del soffitto sono in evidente stato di degrado e l'acqua percola senza problemi fino a piovere sul pavimento.
Esistono falle e buchi nel soffitto, creandosi in altre situazioni delle "bolle" che non sono altro che risacche e ristagni dell'acqua, causanti, poi, la rottura dei pannelli. Questo è a dir poco insopportabile e di certo non si vuole emulare quanto successo in altri luoghi come purtroppo Rivoli dove si sa cos'è successo e certo non si trattava di fatalità come qualche abile benpensante ha voluto far credere al popolo che crede poter far fesso sistematicamente .Va fatta adeguata manutenzione, sia in via preventiva che in via eccezionale e questo è il caso. La zona vicina al prestito libri è stata circoscritta dalla Polizia Locale per evitare che passandoci vicino qualcuno possa sentire il peso della cultura direttamente sulla propria testa. A tal proposito Alessandro Rizzo, consigliere della Lista Uniti per Dario Fo, ha fatto due sollecitazioni ad intervenire e l'ufficio tecnico della zona aveva mandato richiesta di sopralluogo e diretto intervento; inoltre diversi servizi giornalistici, tra cui quelli di Cronacaqui, tramite un'amica giornalista, avevano denunciato il caso prima della chiusura natalizia. E' ancora tutto fermo a prima. Il direttore del settore ufficio manutenzioni del comune, Lampugnani, chiamato telefonicamente dal Settore di Zona 4 su sua sollecitazione, ha risposto al telefono che avrebbe provveduto a rispondere alle interrogazioni a riguardo. Fino a oggi non ha ricevuto risposte in merito. Non richiedo risposte verbali o scritte, bensì fatti concreti di risoluzione di un problema intollerabile in una biblioteca civica presente nella città dell'EXPO 2015.

martedì 15 luglio 2008

Qualcosa funziona..

Dopo un pò di tempo torno a scrivere per riportare semplicemente come ci sia un pò più di ordine nel sistema bibliotecario, oltre che in certi luoghi particolari..Conscio che qualcuno comunque abbia letto questi post e abbia manifestato magari un proprio rispettabile parere sugli stessi, sono comunque sereno nel frequentare gli stessi luoghi e ricordare che non c'è alcuna guerra, ma solo buoni propositi che poi mi permetto di chiedere anche ai medesimi utenti. Si perchè essi stessi danno il colore alla biblioteca e quindi anche un loro apporto positivo alla causa è solo il benvenuto. Ovviamente ci potrà essere stato imbarazzo nell'incrociare gli sguardi di persone con cui ci si saluta e poi si fa quella "guerra" che non c'è mai stata ma che ha semplicemente avuto le connotazioni di giuste lamentele a fronte di comportamenti insoliti e non garanti di un buon funzionamento delle sale studio.
Ora, lo ribadisco, ci sono sia novità "strutturali" come colonne con prese di corrente in numero sufficiente a garantire l'utilizzo di più apparecchiature in sala, così come novità (già da qualche tempo ormai) riguardanti il personale, ringraziando i "nuovi acquisti" per la cordialità con cui si rivolgono al pubblico. Lo ripeto, quanto scritto in questo blog è solo come semplice libertà d'espressione e stimolo per servizi migliori, non per scrivere meschinamente pettegolezzi inutili quanto appunto per consentire a tutti di dire la loro, non su un singolo luogo o su una singola persona ma su tanti luoghi, sulle tante biblioteche che tanti studenti frequentano ogni giorno.
Grazie a tutti per la disponibilità e la voglia di fare qualcosa di buono anche se magari dentro ci si è mandati a quel paese qualche volta...ma in fondo.. nella vita ci può anche stare ;-)

martedì 11 marzo 2008

Una precisazione

A fronte di commenti pervenutimi in merito ad eventi occorsi in una biblioteca, vorrei poter specificare che a parte episodi specifici, certi atteggiamenti di indifferenza e assenza di interesse nella tutela di semplici regole comportamentali, sia nell'ambito generico civile che in quello bibliotecario, avvengono non solo in una specifica biblioteca.
Penso sia doveroso riportare ciò che posso dire sia un atteggiamento piuttosto diffuso da parte dell'utenza medesima, che in parte con questo blog si intende difendere e in parte è bene impari a capire essa stessa cosa significhi stare in biblioteca e non solo sbandierare colorite richieste, manifestando il proprio disappunto tipicamente all'italiana, ovvero facendo un '48 e poi dimenticandosi della causa.
Non posso che constatare una mancanza di educazione e di rispetto di parecchi elementi verso altri utenti che entrano in biblioteca con l'evidente scopo di studiare, divertendosi poi in altri luoghi. L'intento è forse quello di fare casino, parlottare continuamente, prolungando la pausa all'interno dei luoghi di studio o forse confondendo il luogo di studio per ritrovo di fancazzisti e pollaio. Nessuna lezione su come si studia,nessuno la vuol dare. Ma quantomeno si cerca di evidenziare come sia fondamentale il rispetto del silenzio che non vuol dire silenzio assoluto e religioso ma nemmeno il vociare continuo parlando troppo spesso di cazzate. Almeno fosse studio o lavoro..
Le regole ci sono, va ricordato e vanno rispettate. Ci vuole anche chi le faccia rispettare. In famiglia ci sono i genitori per insegnare, fuori ci sono persone che al momento giusto dovrebbero intervenire. Se si delega continuamente al signor "nessuno" tali compiti, inutile lamentarsi se poi le cose vanno a ramengo

martedì 29 gennaio 2008

questione di educazione

quella che troppo spesso ultimamente si è riscontrata in negativo da parte di una impiegata del servizio bibliotecario, spesso rivolgendosi verso le stesse persone.Dato che l'educazione è una cosa essenziale del vivere civile e comune e dato che ci vuole un certo decoro svolgendo il proprio dignitoso lavoro, ho sottopposto la questione all'attenzione di Alessandro che ha preso nota del reiterato mal comportamento, facendone segnalazione in consiglio.
Per tutti i problemi a cui affannosamente si fa riferimento ogni giorno, blaterando sulle questioni nazionali, sulla politica che non va e che non piace, sono fermamente convinto, come molti altri, d'altronde, che le questioni vadano risolte dalle più piccole e a piccoli passi, ma soprattutto, facendole, incoraggiando la partecipazione e cercando di invertire quel sistematico individualismo e quella passività che poi inevitabilmente portano a creare situazioni e contesti sociali di cui lamentarsi al bar.
Trovo davvero strano che ci si lamenti quando si hanno spesso le possibilità di agire. Che il lamentino sia davvero lo sport preferito dagli italiani, invece del calcio?
Ciao a tutti ..

mercoledì 12 dicembre 2007

..e il buio fù

Ieri sera verso le 19.45, secondo l'orologio della biblioteca ma le 19.38 secondo l'ora di televideo, arriva la bibliotecaria a chiudere le serrande che danno sul giardino. Tutti si alzano solerti, si mette via la roba, come pure il sottoscritto. Chiaro che ci vuole il tempo materiale, ma mi sono attivato appena ho visto il segnale di chiusura. Certo stando su un libro o su un pc a lavorare o studiare non sto a guardare sistematicamente l'ora, dato che ti avvertono.
Tempo di mettermi la giacca che spengono le luci e si sa che non essendo ai tropici ed essendo quasi il 21 dicembre, non entra luce da fuori. Succede che nel sbrigarmi inciampo in una sedia rischiando di cadere. Dico ma il tempo di lasciare uscire è così difficile concederlo? Facendolo presente al capo del personale della biblioteca mi fa notare che essendo loro stati chiusi una volta perchè il centro civico deve mettere i lucchetti alle 20, devono agire così. Così un corno, rischiavo di farmi male. A tale spontanea osservazione mi sento dire da una bibliotecaria "Sono fatti tuoi" e se ne va.
Interessante.
Al chè la responsabile inizia ad alzare il tono della voce, manco stesse parlando con suo fratello o chicchessia. Non sono il tipo che delega e di certo non mi faccio abbaiare contro da persone che spesso le sento ironizzare sui turni di chiusura, quasi concertando le assenze, per ferie o malattia.
Principio sbagliato, per il fatto che se mi lasci la luce accesa è meglio pure per te, faccio prima ed esco prima. Nel metodo, perchè non mi si parla in quel modo. All'affermazione sarcastica "sono fatti tuoi" oppure quella della direttrice "ah io non rispondo di danni" ho risposto per le rime "E' qui che si sbaglia, se mi faccio male per comportamenti del genere, considerando che avete messo l'orologio avanti come nelle migliori parodie fantozziane e considerando che se uno di voi viene a chiudere in ritardo, sono fatti vostri, qualcuno a cui rivolgermi per le dovute responsabilità, lo trovo, non si preoccupi".
Essere utenti impropri, o forse avrebbero fatto così anche con utenti propri ma non posso fare un processo alle intenzoni, sortisce evidentemente effetti come questo.
Direi che certi atteggiamenti che assumono in particolari contesti quello di farsa, possano anche stancare alla lunga.
Ride ben chi ride ultimo