mercoledì 12 dicembre 2007

..e il buio fù

Ieri sera verso le 19.45, secondo l'orologio della biblioteca ma le 19.38 secondo l'ora di televideo, arriva la bibliotecaria a chiudere le serrande che danno sul giardino. Tutti si alzano solerti, si mette via la roba, come pure il sottoscritto. Chiaro che ci vuole il tempo materiale, ma mi sono attivato appena ho visto il segnale di chiusura. Certo stando su un libro o su un pc a lavorare o studiare non sto a guardare sistematicamente l'ora, dato che ti avvertono.
Tempo di mettermi la giacca che spengono le luci e si sa che non essendo ai tropici ed essendo quasi il 21 dicembre, non entra luce da fuori. Succede che nel sbrigarmi inciampo in una sedia rischiando di cadere. Dico ma il tempo di lasciare uscire è così difficile concederlo? Facendolo presente al capo del personale della biblioteca mi fa notare che essendo loro stati chiusi una volta perchè il centro civico deve mettere i lucchetti alle 20, devono agire così. Così un corno, rischiavo di farmi male. A tale spontanea osservazione mi sento dire da una bibliotecaria "Sono fatti tuoi" e se ne va.
Interessante.
Al chè la responsabile inizia ad alzare il tono della voce, manco stesse parlando con suo fratello o chicchessia. Non sono il tipo che delega e di certo non mi faccio abbaiare contro da persone che spesso le sento ironizzare sui turni di chiusura, quasi concertando le assenze, per ferie o malattia.
Principio sbagliato, per il fatto che se mi lasci la luce accesa è meglio pure per te, faccio prima ed esco prima. Nel metodo, perchè non mi si parla in quel modo. All'affermazione sarcastica "sono fatti tuoi" oppure quella della direttrice "ah io non rispondo di danni" ho risposto per le rime "E' qui che si sbaglia, se mi faccio male per comportamenti del genere, considerando che avete messo l'orologio avanti come nelle migliori parodie fantozziane e considerando che se uno di voi viene a chiudere in ritardo, sono fatti vostri, qualcuno a cui rivolgermi per le dovute responsabilità, lo trovo, non si preoccupi".
Essere utenti impropri, o forse avrebbero fatto così anche con utenti propri ma non posso fare un processo alle intenzoni, sortisce evidentemente effetti come questo.
Direi che certi atteggiamenti che assumono in particolari contesti quello di farsa, possano anche stancare alla lunga.
Ride ben chi ride ultimo

giovedì 29 novembre 2007

A volte ci si sveglia con la voglia di dire tante cose poi giustamente si ricorda che non si può dire tutte ciò che si pensa.. dunque magari pubblicherò qualche nuova interessante notizia, previa consultazione con Alessandro in merito, quantomeno questo lo dico, alla gestione delle ferie prossime da parte dei dipendenti pubblici. Evidentemente qualcosa tipo quello successo a Roma e che ho riportato in un post precedente, ha fatto scuola. Spero di no
Ad ogni modo la dialettica prosegue e in merito alla gestione delle biblioteche vi informo che martedi 4 dicembre alle ore 18 si terrà al Centro Civio Sandro Pertini, Zona 4 di Milano, un consiglio a cui tutti possono partecipare in merito alla situazione e a quanto è in corso.
Partecipare fa solo bene :D

mercoledì 7 novembre 2007

I nostri dipendenti (pubblici)

Interessante articolo dal sito Repubblica.it sull'assenteismo imperversante nei comuni del nostro Paese..ahah..ma c'è ben poco da ridere, solo che se non lo si fa si rischia un travaso di bile continuo per questa nostra Italia che va avanti a discrezione.
Diciamo che l'individualismo ricorrente nella maggior parte di noi rischia persino di prevalere sul buonsenso, quindi, ad esempio, come in questo articolo viene citato, un ufficio risulta provvisto di un solo dipendente in un normalissimo giorno feriale.
Le motivazioni? Assenze per malattie (forse inventate la mattina stessa?), proprie o di congiunti.. o forse la sana voglia di siesta italiana?
Peccato poi sentire continuamente persone in piazza che si fanno il mazzo, accomunate purtroppo a schiere di fancazzisti che magari sono al loro fianco a protestare per il loro stipendio.
Sarebbe bene ricordare che essendo dipendenti pubblici, un giorno a casa senza motivazione legittima, è una truffa.
Mi sovviene qualche episodio accaduto proprio in un centro civico di mia conoscenza.. dove incredibilmente qualcuno è diventato veggente e si mette in malattia preventiva. Ossia .."tra due giorni avrò la febbre, piuttosto che male al lobo dell'orecchio sinistro, quindi devo stare a casa"
Se questa fantomatica malattia quasi coincide con un periodo di ferie, magari per prolungarlo, sicuramente è malattia preventiva.

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/impiegati-assenteisti/impiegati-assenteisti/impiegati-assenteisti.html

Manifesto dell'Unesco per le biblioteche pubbliche

Alessandro ha redatto un articolo che vuole essere una presentazione, un'introduzione, al Manifesto per le Bilioteche Pubbliche partorito dall'UNESCO, citato da lui stesso nella presentazione dei testi delle mozioni che trovate nei link a fianco. Dal Manifesto si evincono, come nell'analisi fatta nell'articolo, le contraddizioni riguardo alla politica gestionale del servizio espressa dall'attuale amministrazione comunale.

Buona lettura :D

Federico

venerdì 2 novembre 2007

Mozioni approvate - La politica si (s)muove

Come primo passo per comprovare quanto è in essere attualmente, pubblico del materiale fornitomi da Alessandro Rizzo, Capogruppo Lista Uniti con
Dario Fo per Milano, Consiglio di Zona 4.
Tale materiale consiste di due mozioni approvate all'unanimità dal Consiglio di
Zona.
La seconda di queste è stata presentata conseguentemente all'approvazione della legge
finanziaria dove si evince che le graduatorie dei concorsi del 2002 per la
funzione di bibliotecari sono ancora valevoli e le amministrazioni possono
attingere nuovo personale pubblico per la funzione stessa.

Inserisco anche gli emendamenti che Alessandro ha fatto proporre in Consiglio Comunale di
Milano a fronte della Relazione Previsionale di Bilancio 2007/2009
presentata in Consiglio Comunale nel marzo us. Sono esemplificativi
dell'intenzione di un progetto di rilancio delle biblioteche come luogo
pubblico e indiscriminato di accesso ai saperi, alla cultura, diritto
inalienabile dell'essere umano, come rattificato dall'UNESCO.

Buona lettura

Federico

martedì 30 ottobre 2007

Con questo primo post, dichiaro aperto ufficialmente il blog ImpropriaMente, nato da un'idea comune di un gruppo di amici, per scambiarsi idee, chiacchierare, discutere di svariati argomenti, ma soprattutto per parlare di un aspetto importante della cultura di ognuno di noi: la biblioteca.
Insieme a tante persone sto partecipando ad alcuni passi importanti per conferire a questi luoghi di incontro, di scambio e di arricchimento culturale, un'accezione diversa da quella notoriamente e comunemente attribuita; attualmente la connotazione degli utenti delle biblioteche rionali di Milano è limitante per quel che concerne l'utilizzo delle stesse, nonchè l'eventuale presentazione di lamentele a seguito di servizi inefficenti o talvolta assenti, senza consistente giustificazione.
Sfruttiamo dunque questi mezzi di informazione per rendere noto a tutti di quanto è stato, viene e verrà in futuro fatto da quant stanno partecipando alla causa.
E' infatti importante sfruttare il modello partecipativo nei processi decisionali, perchè questo lavoro possa ricevere i giusti apporti da chiunque voglia darne.
Ognuno di noi darà qunque il suo contributo.. il mio, in questo caso è di un semplice e sincero benvenuto, oltre alla doverosa presentazione ovviamente.
Ricordo solo alcune semplici raccomandazioni..
L'utilità del Blog dipende dalla vostra collaborazione per questo motivo voi siete i reali ed unici responsabili del contenuto e delle sue sorti.
Invito tutti, nell'ambito della fondamentale libertà di espressione, ad utilizzare toni civili ed adeguati. Per il resto, ben vengano battute, ironia e quant'altro possa contribuire a rendere piacevole questo luogo, pure di incontro e di scambio culturale, ma virtuale s'intende!

Federico