martedì 15 luglio 2008

Qualcosa funziona..

Dopo un pò di tempo torno a scrivere per riportare semplicemente come ci sia un pò più di ordine nel sistema bibliotecario, oltre che in certi luoghi particolari..Conscio che qualcuno comunque abbia letto questi post e abbia manifestato magari un proprio rispettabile parere sugli stessi, sono comunque sereno nel frequentare gli stessi luoghi e ricordare che non c'è alcuna guerra, ma solo buoni propositi che poi mi permetto di chiedere anche ai medesimi utenti. Si perchè essi stessi danno il colore alla biblioteca e quindi anche un loro apporto positivo alla causa è solo il benvenuto. Ovviamente ci potrà essere stato imbarazzo nell'incrociare gli sguardi di persone con cui ci si saluta e poi si fa quella "guerra" che non c'è mai stata ma che ha semplicemente avuto le connotazioni di giuste lamentele a fronte di comportamenti insoliti e non garanti di un buon funzionamento delle sale studio.
Ora, lo ribadisco, ci sono sia novità "strutturali" come colonne con prese di corrente in numero sufficiente a garantire l'utilizzo di più apparecchiature in sala, così come novità (già da qualche tempo ormai) riguardanti il personale, ringraziando i "nuovi acquisti" per la cordialità con cui si rivolgono al pubblico. Lo ripeto, quanto scritto in questo blog è solo come semplice libertà d'espressione e stimolo per servizi migliori, non per scrivere meschinamente pettegolezzi inutili quanto appunto per consentire a tutti di dire la loro, non su un singolo luogo o su una singola persona ma su tanti luoghi, sulle tante biblioteche che tanti studenti frequentano ogni giorno.
Grazie a tutti per la disponibilità e la voglia di fare qualcosa di buono anche se magari dentro ci si è mandati a quel paese qualche volta...ma in fondo.. nella vita ci può anche stare ;-)

martedì 11 marzo 2008

Una precisazione

A fronte di commenti pervenutimi in merito ad eventi occorsi in una biblioteca, vorrei poter specificare che a parte episodi specifici, certi atteggiamenti di indifferenza e assenza di interesse nella tutela di semplici regole comportamentali, sia nell'ambito generico civile che in quello bibliotecario, avvengono non solo in una specifica biblioteca.
Penso sia doveroso riportare ciò che posso dire sia un atteggiamento piuttosto diffuso da parte dell'utenza medesima, che in parte con questo blog si intende difendere e in parte è bene impari a capire essa stessa cosa significhi stare in biblioteca e non solo sbandierare colorite richieste, manifestando il proprio disappunto tipicamente all'italiana, ovvero facendo un '48 e poi dimenticandosi della causa.
Non posso che constatare una mancanza di educazione e di rispetto di parecchi elementi verso altri utenti che entrano in biblioteca con l'evidente scopo di studiare, divertendosi poi in altri luoghi. L'intento è forse quello di fare casino, parlottare continuamente, prolungando la pausa all'interno dei luoghi di studio o forse confondendo il luogo di studio per ritrovo di fancazzisti e pollaio. Nessuna lezione su come si studia,nessuno la vuol dare. Ma quantomeno si cerca di evidenziare come sia fondamentale il rispetto del silenzio che non vuol dire silenzio assoluto e religioso ma nemmeno il vociare continuo parlando troppo spesso di cazzate. Almeno fosse studio o lavoro..
Le regole ci sono, va ricordato e vanno rispettate. Ci vuole anche chi le faccia rispettare. In famiglia ci sono i genitori per insegnare, fuori ci sono persone che al momento giusto dovrebbero intervenire. Se si delega continuamente al signor "nessuno" tali compiti, inutile lamentarsi se poi le cose vanno a ramengo

martedì 29 gennaio 2008

questione di educazione

quella che troppo spesso ultimamente si è riscontrata in negativo da parte di una impiegata del servizio bibliotecario, spesso rivolgendosi verso le stesse persone.Dato che l'educazione è una cosa essenziale del vivere civile e comune e dato che ci vuole un certo decoro svolgendo il proprio dignitoso lavoro, ho sottopposto la questione all'attenzione di Alessandro che ha preso nota del reiterato mal comportamento, facendone segnalazione in consiglio.
Per tutti i problemi a cui affannosamente si fa riferimento ogni giorno, blaterando sulle questioni nazionali, sulla politica che non va e che non piace, sono fermamente convinto, come molti altri, d'altronde, che le questioni vadano risolte dalle più piccole e a piccoli passi, ma soprattutto, facendole, incoraggiando la partecipazione e cercando di invertire quel sistematico individualismo e quella passività che poi inevitabilmente portano a creare situazioni e contesti sociali di cui lamentarsi al bar.
Trovo davvero strano che ci si lamenti quando si hanno spesso le possibilità di agire. Che il lamentino sia davvero lo sport preferito dagli italiani, invece del calcio?
Ciao a tutti ..