martedì 11 marzo 2008

Una precisazione

A fronte di commenti pervenutimi in merito ad eventi occorsi in una biblioteca, vorrei poter specificare che a parte episodi specifici, certi atteggiamenti di indifferenza e assenza di interesse nella tutela di semplici regole comportamentali, sia nell'ambito generico civile che in quello bibliotecario, avvengono non solo in una specifica biblioteca.
Penso sia doveroso riportare ciò che posso dire sia un atteggiamento piuttosto diffuso da parte dell'utenza medesima, che in parte con questo blog si intende difendere e in parte è bene impari a capire essa stessa cosa significhi stare in biblioteca e non solo sbandierare colorite richieste, manifestando il proprio disappunto tipicamente all'italiana, ovvero facendo un '48 e poi dimenticandosi della causa.
Non posso che constatare una mancanza di educazione e di rispetto di parecchi elementi verso altri utenti che entrano in biblioteca con l'evidente scopo di studiare, divertendosi poi in altri luoghi. L'intento è forse quello di fare casino, parlottare continuamente, prolungando la pausa all'interno dei luoghi di studio o forse confondendo il luogo di studio per ritrovo di fancazzisti e pollaio. Nessuna lezione su come si studia,nessuno la vuol dare. Ma quantomeno si cerca di evidenziare come sia fondamentale il rispetto del silenzio che non vuol dire silenzio assoluto e religioso ma nemmeno il vociare continuo parlando troppo spesso di cazzate. Almeno fosse studio o lavoro..
Le regole ci sono, va ricordato e vanno rispettate. Ci vuole anche chi le faccia rispettare. In famiglia ci sono i genitori per insegnare, fuori ci sono persone che al momento giusto dovrebbero intervenire. Se si delega continuamente al signor "nessuno" tali compiti, inutile lamentarsi se poi le cose vanno a ramengo

Nessun commento: